Il mio primo viaggio a bordo di Italo


A quasi un anno dal lancio del servizio di Italo, ho avuto l’opportunità di effettuare un breve viaggio a bordo di questo treno ad Alta Velocità dell’azienda privata NTV.

Mercoledì 24 aprile 2013, stazione ferroviaria di Venezia Mestre, mi reco presso Casa Italo, il centro realizzato nelle stazioni toccate da NTV che consente di ricevere informazioni, depliant, attendere il treno e acquistare biglietti, anche assistiti da personale addetto. In questo caso l’addetto è un ragazzo poco più che ventenne, mi accoglie cordialmente, fornendomi ogni genere di informazioni. Ad una domanda più tecnica sul servizio, una sorta di test, non mi sa rispondere, ma la risposta è comunque efficace“La prego di verificare con il personale di bordo, non le saprei dare un’informazione esatta”. Prova passata a pieni voti.

Accanto a Casa Italo il centro assistenza di Trenitalia.

Casa Italo Assistenza Trenitalia

Attendo l’arrivo del treno 9981 diretto a Roma Ostiense, in partenza alle ore 8.07 al binario sei: lungo la banchina, due assistenti di NTV pronte a fornire informazioni ai passeggeri. Cortesemente chiedo loro dove è ubicata carrozza 10, la risposta è cordiale.

Arriva Italo il portellone d’ingresso al vagone reca tutte le informazioni necessarie al viaggiatore: destinazione finale, numero carrozza, ora di arrivo.

Arriva Italo Assistenza alla banchina portellone di accesso al treno

L’ingresso alla carrozza è spazioso, di fronte alle toilette, due per vagone, ci sono dei capienti portabagagli: lungo la vettura, sopra i sedili lo spazio per le valigie è sufficiente a contenere trolley rigidi di piccola e media dimensione, per i bagagli più grandi invece bisogna senz’altro disporli all’ingresso della vettura. La toilette, come in tutti i nuovi treni, offre degli spazi più stretti, seguendo lo stile delle toilette degli aerei: non ho visitato quella dedicata ai disabili.

spazio bagagli accanto ai sedili telina poggiatesta pannelli digitali informativi spazio per bagagli veduta della carrozza\ sedute e prese elettriche Informazione sulla carrozza

wc lavandinoLa seduta, mi riferisco all’ambiente Smart, è comoda, il sedile è reclinabile, sono disponibili prese elettriche per ogni sedile. Il poggiatesta ha una telina che probabilmente viene sostituita a fine giornata, l’ambiente è confortevole. Dei pannelli digitali collocati sopra le porte automatiche di accesso ai posti a sedere indicano ora, velocità, numero della carrozza, ma anche i servizi aggiuntivi offerti da NTV a bordo treno e nelle varie stazioni.

L’ambiente in generale è confortevole, purtroppo non raggiungerò che i 200 km/h, tuttavia fino a tale velocità l’insonorizzazione è buona. Ciò che disturba il viaggio, personalmente è il volume utilizzato dai passeggeri italiani: purtroppo il treno non può influire anche sulla loro educazione, abituati a sentirsi a casa loro anche in contesti pubblici. Pazienza, il viaggio dura poco, in fondo è anche piacevole sentire la calda confusione italica, piuttosto che un austero silenzio nordico.

La pulizia a bordo treno è impeccabile.

Sono le 8.50, è quasi ora di scendere, una rapida visita alle altre carrozze mi consente di scoprire lo spazio riservato al “train manager”, ai distributori automatici di snack e al lato opposto di caffè, qualità Illy. In generale la cura per il dettaglio è molto ricercata.

distributore caffè distributore snack

Mi avvicino a Ferrara, mi diverto ad ascoltare i commenti entusiasti dei passeggeri, più emozionali che razionali: che Italo viaggi a 180 km/h su questa tratta è normale, anche Trenitalia ha queste performance: l’elemento novità pervade anche me, come dice il proverbio “l’erba del vicino è sempre più verde”.

I treni Alstom sono nuovi, hanno un anno di servizio sulle spalle: un commentatore onesto e saggio suggerirebbe di valutare il servizio tra una decina di anni, quando i mezzi e il personale viaggiante avranno raggiunto una certa maturità e gli stipendi peseranno di più sul costo del servizio. A proposito, il costo del biglietto, in ambiente Smart, acquistato pochi giorni prima della partenza è pari a € 15, circa 4,50 € in più rispetto al RV Venezia Bologna, con un guadagno in termini di tempo pari a mezz’ora circa. Una comodità apprezzabile è che non serve stampare il biglietto, basta annotarsi il codice del viaggio, fornito dal sistema, nel caso l’acquisto sia effettuato online.

Un’ultima osservazione: il servizio gratuito di wi-fi non ha funzionato, almeno fino a Bologna.

Segnale wifi Azienda produttrice

Non mi resta che provare il brivido dell’Alta Velocità tra Bologna a Roma: ad ogni modo il treno, almeno per quanto riguarda i passeggeri maschi, rende tutti bambini, storditi dall’ebbrezza della potenza di questo meraviglioso e insostituibile mezzo di trasporto.

Informazioni su Marco Chiandoni

Curioso, amo scoprire il territorio dove vivo, vagabondando senza troppi pensieri e progetti. Amo le ferrovie, il viaggiare lento, l'amicizia, la compagnia e le goliardate. Corrispondente freelance per International Railway Journal e bibliotecario, pratico la scrittura per condividere alcune esperienze e riflessioni.
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12 risposte a Il mio primo viaggio a bordo di Italo

  1. FM ha detto:

    Recensione chiara ed esaustiva.
    Fa piacere sapere che esista un’alternativa a Trenitalia, meno il fatto che i passeggeri possano essere gli stessi…

  2. simsesta668 ha detto:

    A proposito di Italo, ho viaggiato anch’io più volte con tale azienda e aggiungo alcune osservazioni.
    In primo luogo, i treni di Italo (almeno in classe Smart) sono obiettivamente più spartani ma la seduta è più comoda. Quel che proprio non va, come su molti treni di qualità di Trenitalia, è la climatizzazione ripartita su due “binari” sul soffitto, non esattamente centrali (in centro vi sono i display). L’effetto è che chi ha il posto al corridoio è costantemente investito da un getto d’aria non sempre gradevole. Paradossalmente le vetture media distanza dei treni regionali, che hanno ricevuto l’applicazione dell’impianto di climatizzazione in una fase relativamente recente, possono essere gelide ma il getto non è diretto sui viaggiatori perchè il condotto è centrale e grava sul corridoio, non sui sedili.
    Inoltre è giunta l’ora che anche in Italia vengano previste – senza sovrapprezzo – carrozze “silenziose”, sulle quali non siano ammessi l’uso dei cellulari, famigliole con bambini ecc. Non si tratta di essere duri ma realisti: non si può essere assordati, a vario titolo, per viaggi lunghi nei quali si spera di sonnecchiare, lavorare, leggere o conversare (senza urlare) tranquilli.
    Infine, il wi-fi: ho utilizzato Italo più volte e non ha mai funzionato. Quella che viene presentata come una grande novità è in realtà una normale offerta del servizio di molte ferrovie europee (in Olanda c’è su moltissimi treni ordinari il wi-fi e funziona benissimo; sempre in Olanda l’ho trovato persino sulle corriere suburbane e interurbane!).
    Tornando a Italo, la carrozza cinema mi è sembrata assai deludente: se non si è interessati al film (e non si può sapere prima quale sia), non si può leggere perchè l’illuminazione è minore. Sul mio ultimo treno utilizzato, infatti, non funzionavano nemmeno gli spot di lettura.
    Il personale è effettivamente cordiale ma, onestamente, più che un disco semi-automatico che ripete ad ogni richiesta “il wi-fi oggi non funziona, siamo spiacenti, segnaleremo”, oppure “gli spot di lettura non funzionano, siamo spiacenti, segnaleremo”, sarebbe preferibile che certi servizi ormai normalissimi funzionassero.
    Infine, Italo ha tariffe promozionali “di base” superiori a Trenitalia e la puntualità, talvolta, non mi è apparsa elevatissima (anche se questo dipende ovviamente dalla congestione della linea e dal fatto che sovente gli Italo si “accodano” alle Frecce, ma non sono mancati guasti al materiale rotabile.
    Quello che bisogna segnalare, insomma, è che l’Italia è stato il primo paese europeo ad avere effettivamente aperto la concorrenza sull’Alta velocità: ci lamentiamo parecchio della nostra situazione ferroviaria ma in certi campi siamo tuttora primi e non abbiamo nulla da invidiare in fatto di apertura al mercato rispetto, ad esempio, alla Germania (dove i treni funzionano generalmente meglio – a caro prezzo – ma non c’è una gran pluralità di operatori).
    A volte l’effetto novità può prevalere sulla sostanza: per me, comunque, i maggiori vantaggi di Italo sono nella comodità dei sedili (seppur, come già detto, più spartani, ma molto più comodi di quelli degli ETR 600, da offrire a Sant’Ignazio di Loyola come cilicio) e, soprattutto, la migliore coincidenza a Mestre con i treni da e per Udine e Trieste, con riferimento al FVG.
    Ringrazio Marco per questa preziosa ed esaustiva testimonianza e spero che via via Italo risolva le piccole magagne di gioventù!

  3. Analisi degna di un viaggiatore ferroviario esperto.
    A volte, al posto dei treni, ciò che andrebbe cambiato è l’atteggiamento delle persone che ne usufruiscono.

  4. Francesco ha detto:

    La prima e l’ultima volta.il confort e’ inesistente.a 300 orari e’ impossibile. L’arroganza dei dip( capotreno) Milano Napoli ore 10,32 e’ inammissibile.

  5. sabrina ha detto:

    Napoli-torino di oggi.Sedili stretti, se sei posto finestrino devi chiedere al tuo vicino per poter alzarti, sui sedili si scivola(Smart) per evitare lo scivolamento devi puntare i piedi, viaggio scomodissimo , la prossimaatt volta prendo frecciarossa/Argento! (Caro montezemolo fi

  6. rino ha detto:

    Cari amici, sapete che vi dico? Beati i vecchi treni con gli scompartimenti. Tutti gli inconvenienti che avete segnalato, nei vecchi vagoni non c’erano. Provate ad immaginare un viaggio di 10/12 ore con queste scatole di sardine, Prima ci si poteva sgranchire lungo i corridoi e gli ambienti non erano soffocanti. Ci si poteva alzare dal proprio posto senza scomodare l’intero treno. Si poteva stare in pace nel proprio scomparto senza dover subire la confusione della gente maleducata e si poteva finire il viaggio senza rompere i timpani e senza ginocchia nere dalle botte che si prendono in tutti gli spigoli. Si poteva anche tenere d’occhio il proprio bagaglio senza lasciarlo in giro per il treno. Insomma io preferisco viaggiare con le vecchie carrozze anche se questo vuol dire viaggiare a 160 anziché a 300. Se questo è il nuovo, allora viva il vecchio.

  7. sabatino fabio ha detto:

    io ho preso italo solo due volte nell’estate 2013 una volta Napoli Roma tiburtina e una volta Mestre Roma Tiburtina e devo dire che mi sono trovato bene. Pochissimo meglio dei freccia rossa mentre molto meglio dei freccia argento

  8. debora ha detto:

    il mio primo viaggio su Italo è stato qualche giorno fa da Torino a Roma, e posso solo dire di essere stata proprio bene, sono stata pendolare per anni e trenitalia per adesso a ben poco a che vedere. Il wifi ha funzionato bene, non velocissimo però c’era. Il personale molto gentile e premuroso.
    Puntualità 10 in entrambi i viaggi, ha spaccato il minuto!

  9. Valeria ha detto:

    Ciao a tutti i viaggiatori! Posso chiedervi un’info? mi hanno detto che su italo le persone sensibili al “dondolio” possono sentirsi a disagio se non addirittura male a causa di piccole e impercettibili vibrazioni del treno dovuto all’alta velocità che ti danno una sensazione di giramento di testa. Siccome a me è già successo su un treno freccia bianca o meglio su un vecchio pendolino trasformato forzosamente in un freccia bianca (li mortacci….!) e sono stata malissimo perché oscillava…mi domandavo se lo stesso problema esiste pure su italo. Devo aggiungere che sono stata da firenze a torino con un frecciarossa e non sono stata per niente male, il problema non si è presentato

  10. Roby ha detto:

    VIiaggio su Italo Milano Roma tutto tranquillo personale gentile veloce e abbastanza comodo unica pecca il wifi che a volte si scollega o mette troppo tempo a caricare le pagine il resto credo funziona tutto in modo discreto

  11. gae admin ha detto:

    oggi ho fatto il mio primo viaggio DA Napoli a Bologna con relativo ritorno in giornata e sarà anche l’ultimo,viaggio da incubo,confort da -1 altro che comodità,andata nell’ambiente extralarge,e ritorno nell’ambiente smart,sono ritornato a casa con il mal di schiena,vorrei avere il piacere di conoscere quello scienzato che ha progettato quei sediolini,per rimanere fermo devi metterci la colla,e poi il treno si muove molto…preferisco i treni regionali a loro…

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