Bonus ai pendolari FVG o investimento su miglioramento dei servizi?


Con questo post intendo chiedere ai nostri lettori un’opinione personale sulla questione bonus da concedere agli abbonati ferroviari FVG, relativamente alle sanzioni che la Regione FVG ha comminato a Trenitalia per un importo di circa un milione di euro.

Al momento il bonus è un’ipotesi tra le varie possibili, il contratto di servizio regionale per ora recita così (art. 18 c. 4) “L’importo delle penali applicate potrà, a richiesta della Regione, essere utilizzato da Trenitalia per attività migliorative dei servizi resi in ambito contrattuale. In tale contesto, Trenitalia si impegna, attraverso le proprie strutture, a dare esecuzione ai miglioramenti individuati dalla Regione senza oneri aggiuntivi”.

Cercando in rete attraverso google, i pareri sul bonus sono discordanti, sebbene esso sia stato erogato in diverse regioni del centro-nord Italia. I problemi principali riguardano:

– a chi concedere il bonus: ai pendolari di tutte le linee ferroviarie regionali o soltanto a quelli che hanno subito i ritardi più consistenti nel corso dell’anno (precedente?)

– con quali parametri calcolare i ritardi (vedi post Dis-servizi: alcune osservazioni personali): attualmente il ritardo calcolato a fine corsa treno penalizza i pendolari che utilizzano le stazioni intermedie

– il bonus andrebbe concesso agli abbonati mensili e annuali?

Si tratta di calcoli complessi, naturalmente.

Ho delle perplessità a riguardo e cerco di spiegarmi.

Con un milione di €, sulla base dell’articolo del contratto di servizio sopra citato, la Regione potrebbe pretendere diverse migliorie:

– estendere corse che altrimenti sarebbero tagliate in estate (vedasi il caso del regionale 2841 o del regionale 6024, ora 6030), opzione, da quanto ho capito, già praticata dagli uffici regionali.

– prepagare un certo numero di biglietti per il trasporto delle biciclette, ad esempio un 5000 biglietti, oltre i quali, Trenitalia pretenderebbe il balzello previsto: questa forma di incentivo potrebbe aumentare il numero di fruitori del servizio treno+bicicletta. Tante piste ciclabili costruite o in costruzione vanno anche percorse, no?

– potenziare il servizio di trasporto per i diversamente abili

– acquistare un vagone per il trasporto biciclette per eventuali comitive

– a parità di treni/km, puntare a più fermate anche dei treni veloci nelle stazioni minori, posto l’assioma: “La gente sale, dove il treno ferma”.

Sono ben conscio che le mie proposte facili da scrivere, sono forse più difficili da realizzare, ma il mio è un tentativo, di lanciare delle idee per incentivare l’utilizzo del treno: ho già scritto che nei casi in cui i pendolari hanno fatto delle richieste precise (fermata 2825 a Buttrio, fermata 2841 a Palmanova, estensione estiva d’orario del 6024 ora 6030), ebbene, quei treni sono affollati!

Come sempre il sondaggio non ha fondamento scientifico e non può che dare un’idea sui desiderata di una piccola parte dei pendolari regionali. E’ pur sempre vero che, citando l’introduzione del libro “La saggezza della folla” di James Surowiecki, editore Fusi orari, 2007: “[…] per fare una previsione, risolvere un problema o prendere una decisione saggia, i grandi gruppi sono più bravi di una persona sola, per quanto qualificata ed esperta. James Surowiecki ci apre gli occhi su questa idea rivoluzionaria […]”. E questa è un’esortazione a partecipare in tanti.

Grazie.

ps: le soluzioni proposte, così come il sondaggio, nascono da una mia idea personale e non coinvolgono gli altri colleghi pendolari del comitato.

Informazioni su Marco Chiandoni

Curioso, amo scoprire il territorio dove vivo, vagabondando senza troppi pensieri e progetti. Amo le ferrovie, il viaggiare lento, l'amicizia, la compagnia e le goliardate. Corrispondente freelance per International Railway Journal e bibliotecario, pratico la scrittura per condividere alcune esperienze e riflessioni.
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9 risposte a Bonus ai pendolari FVG o investimento su miglioramento dei servizi?

  1. Benso ha detto:

    Non bisogna disperdere i soldi in tanti rivoli ma investirli in pochi precisi progetti da avviare subito.

  2. Massimiliano Ancona ha detto:

    scusate l’ignoranaza…ma per i pendolari che si spostano in altre regioni,tipo me che quotidianamente vado a lavorare in veneto non è previsto niente?? non credo di essere il solo,anzi, ma mi sfugge la regola con la quale dovrei far valere i miei diritti di utente.
    grazie per l’attenzione
    Massimiliano Ancona

    • mchiandoni ha detto:

      Trenitalia ha stipulato, per i treni regionali, un contratto di servizio per regione. Pertanto se lei ha un abbonamento che parte dal FVG farà valere i suoi diritti di utente in FVG. Io trovo pericolosi questi contratti di servizio regionali, perché un sistema ferroviario non può essere frammentato in 20 pezzetti, ma questa è una mia opinione.

  3. AGIACOMEL ha detto:

    Di primo acchito vi posso dire che anch’io pensavo solo al rimborso dei miei soldi spesi per un servizio non reso come da contratto. Poi rileggendo alcuni post ed email ho riflettuto sull’opportunità di destinare la penale a qualcosa che potesse elevare la qualità di fruizione del servizio. Anche se continuo ad essere perplesso perchè ciò dovrebbe già far parte del “pacchetto” pagato dalla regione e quindi da noi cittadini.
    Sono propenso a suggerire
    1) un miglioramento della comunicazione dei disservizi, anche, per esempio, con sms di alert per chi ne faccia richiesta.
    2) una migliore gestione delle stazioni non presidiate: pensiline, ripari per biciclette, telesorveglianza, monitor di informazione con manutenzione più rapida e frequente.

    • mchiandoni ha detto:

      Per ora le sanzioni, per fare un esempio, sono state utilizzate per cambiare le foderine dei treni o per estendere il servizio di alcuni treni regionali che d’estate non circolavano.
      Al contrario di quanto affermato oggi dal M.V., i comitati stanno discutendo assieme per capire quale sia la soluzione migliore da adottare, ma non è vero che sono tutti d’accordo per il bonus. Noi diamo molto credito alle risposte al sondaggio che abbiamo aperto su questo blog e ogni contributo sarà apprezzato, visto che la regione si attende anche da noi una risposta in tal senso.
      Sulle sue proposte devo approfondire la questione, perchè esse si riferiscono a competenze di Rete Ferroviaria italiana, che non ha un contratto diretto con la regione ed è sempre stata molto distante dalle esigenze della clientela. Questo lo dico per esperienza, visto che dal 2003 seguo gli incontri istituzionali.
      Marco

  4. Pingback: PENDOLARI E DISAGI : UN REFERENDUM | Il Discorso

  5. marisa della mea ha detto:

    Io, personalmente, che sono una pendolare della tratta Tarvisio-Udine preferirei essere risarcita con un bel rimborso di soldi che spendo ogni mese per il mio abbonamento.
    Marisa Della Mea

    • mchiandoni ha detto:

      voti il sondaggio con questa sua preferenza. Io preferirei invece reinvestire i soldi, perché un rimborso una tantum non credo possa esserci di grande aiuto, soprattutto non credo si tratti di rimborsi da favola. Sono felice tuttavia che ci sia discussione a riguardo, segno che forse il mondo ferroviario interessa ancora qualcuno. Cordiali saluti,
      Marco

  6. raffaele ha detto:

    Io credo che non bisogni farsi troppi problemi e complicare ulteriormente le cose. L’unico modo per essere determinanti con questo contraente monopolista ed inadempiente e colpirlo nel portafogli e quindi imporre una decurtazione proporzionale del costo degli abbonamenti senza distinguere tra linee ed orari di utilizzo. Sia chiaro non si tratta di un ristoro, in quanto se ristoro dei disagi patiti fosse, dovremmo mettere nel conto tutte le ore di permessi, ferie e di vita rubate alla famiglia e regalate agli inefficienti dirigenti di Trenitalia. L’unico modo perchè i responsabili di tale sfacelo paghino e dimostrare che hanno prodotto un danno non solo ai viaggiatori pendolari, ma alle stesse finanze della società. Ipotesi di reinvestimento o di miglioramento non produrrebbero nessun sforzo ulteriore, sarebbero solo ulteriori risorse messe a disposizione di una compagine inefficiente. Facciano circolare i treni secondo gli standard minimi contrattuali e selezionino dirigenti che prima di prendersi impegni per farsi belli e far carriera, sappiano valutare cosa possono fare con quello che hanno a disposizione.
    Come reagireste se dopo aver pagato l’imbianchino per risistemarvi la casa, questi non procedesse o ve la imbianca a metà perchè ad un certo punto si accorge che gli mancano i pennelli o è scarso di pittura?

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